Recentemente Facebook ha introdotto gli hastag (da mercoledì 12 giugno), ovvero il simbolo del cancelletto “#”, già famoso su Twitter poi su Google Plus e Instagram, inserito all’inizio di una parola per farla diventare un link attivo cliccabile.
Gli hastag servono a riunire notizie e post, che parlano della parola in questione, in una pagina apposita che parla solo di quell’argomento.
È sufficiente inserire in un messaggio, commento o stato, un cancelletto # all’inizio di una parola.
Quindi se su Facebook scriverò “Come è bello navigare su #internet”, la parola #internet diventerà un link ad una pagina dall’indirizzo http://www.facebook.com/hashtag/internet che conterrà tutti i post scritti da utenti reali che conterranno l’hashtag #internet.
Se l’hashtag è già stato utilizzato da qualcuno, esisterà già una pagina con tutti i post che parlano di quell’argomento, e il nostro post semplicemente si unirà agli altri in quella pagina; se invece ne creiamo uno nuovo come ad esempio “Sto cercando una #melanonmarcia” saremo i primi a dar vita a questa pagina dove poi chiunque voglia postare altri argomenti riguardo a questo hashtag potrà contribuire alla discussione.
Facebook rintraccia gli hashtag in tutti i post, commenti, descrizioni di foto o video e altri testi all’interno di tutto il social network.
Quindi ricapitolando, cosa sono gli hashtag:
Gli hashtag servono a Facebook per racchiudere tutte le informazioni su un determinato argomento all’interno di una singola pagina, permettendo quindi di avere un flusso di notizie nuove e tematiche.
Facebook inoltre sfrutta queste pagine per mostrare pubblicità contestualizzate all’interno della pagina degli hashtag, ad esempio pubblicità di computer nella pagina hashtag #nuovoacer o #pincopallinorivistacomputer; e quindi guadagni maggiori per il sig. Mark Zuckerberg.
Presto Facebook, come il cugino Twitter, introdurrà anche le statistiche degli hashtag più popolari.
Aggiungiamo una piccola nota riguardante la nostra Privacy che non viene intaccata con questa nuova funzione; i post ricercabili rispetteranno sempre le nostre condizioni sulla privacy impostata al momento della condivisione; quindi se scriviamo un post riservato solo agli amici, anche usando l’hashtag, il post non sarà mai visibile nella ricerca pubblica, a meno che non lo stia cercando un nostro amico.