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L’evoluzione della link building per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca

Intorno all’anno 2000 Google ha reso popolare l’argomento link building, presentandolo come una rivoluzione per il web. Era infatti la prima volta che un motore di ricerca utilizzava i link per identificare e valutare le pagine su internet.

Nonostante questo, gli spammers in breve tempo compresero la logica di questo algoritmo e iniziarono a sfruttarne le lacune, ideando diverse modalità poco ortodosse per generare link.

I motori di ricerca studiano continuamente modalità per fornire risultati sempre migliori per determinate ricerche. L’incremento delle attenzioni verso i segnali social fa parte di questo processo, che ha l’obiettivo di ridimensionare il valore dei classici link e favorire le interazioni, menzioni e condivisioni da parte degli utenti dei social media.

Bing e Google, in particolare, stanno provando ad inserire nei propri algoritmi diversi fattori, fra cui i social signals, per generare serp che mostrano risultati contaminati da diversi fattori esterni. Queste attenzioni per questo tipo di fattori esterni dovrebbe spingere che lavora in ambito SEO a non effettuare solo le classiche attività di link building, ma anche a pianificare attività sui social media per generare condivisioni, citazioni, mi piace, +1, retweet ed altro.

Fare link building efficace

Bisogna innanzitutto analizzare la propria audience, studiandone gli stili di vista, i video che guarda, i contenuti che legge. I segnali utili per il ranking possono essere generati sia dai clienti che da chi pubblica contenuti che gli interessano.

I potenziali clienti creano segnali in diversi modi:

  1. Parlando di voi sui social media
  2. Visitando il vostro sito web
  3. Cercando il vostro nome o il vostro logo
  4. Effettuando ricerche su prodotti o servizi simili ai vostri e trovando anche voi tra i risultati
  5. Parlando di voi su siti, blog e forum

Ed esistono anche altri metodi oltre questi.

Bisogna trovare metodi per incoraggiare la creazione di questi segnali. Bisogna cercare di diventare un punto di riferimento, diffondendo il vostro nome e dargli visibilità attraverso altri utenti autorevoli. Ciò lo si può fare in diversi modi:

  1. Gestendo un blog, fornendo contenuti originali e di alta qualità regolarmente. L’importante è non esagerare sulla quantità a discapito della qualità;
  2. Pianificando una corretta presenza sui social media, partecipando attivamente a community;
  3. Entrando a far parte di community, commentando su blog, forum, video, o qualunque altro media utilizzato dai vostri potenziali clienti;
  4. Pubblicando comunicati stampa di tanto in tanto, ma solo quando c’è qualcosa di importante di cui parlare sul web;
  5. Realizzando news che possono fare notizia;
  6. Facendo pubblicità sui siti visitati dai vostri target;
  7. Facendo pubblicità sui motori di ricerca, investendo in campagne di keyword advertising;
  8. Facendo pubblicità su Facebook.

Tutte queste attività sono finalizzate a creare segnali di qualità per il vostro sito web.

Conclusioni

Negli ultimi anni l’importanza dei social media sta superando quella del link building classico. La nascita di Google Plus è un segnale di quanto per i motori di ricerca sta diventando importante il comportamento degli utenti. Ciò vuol dire che chi oggi si occupa di SEO, deve fare qualcosa in più rispetto al classico link building.

L’obiettivo dei motori di ricerca è cercare di capire le cose secondo un punto di vista sempre più umano, ed è per questo che i motori di ricerca sono sempre in costante aggiornamento, e di conseguenza dovrà essere sempre aggiornato anche chi lavora in questo campo.

L’evoluzione della link building per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca

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